Chiesa di San Giorgio in Terracino di Accumoli

PREMESSA

Le condizioni in cui versava il fabbricato in oggetto a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e successivi hanno reso necessario un tempestivo intervento di messa in sicurezza. Il manufatto, già provato dalle scosse dell’intera sequenza sismica, ha subito ulteriori danni in seguito agli eventi del 18 gennaio 2017.

Dopo tali sollecitazioni, l’edificio presentava danni in alcune parti della struttura: in particolare i setti murari portanti presentano un quadro fessurativo maggiormente diffuso nei prospetti nord ed est, mentre internamente risultavano lesionati gli archi che separano le due navate e gli appoggi delle travi della copertura.

DESCRIZIONE

La chiesa di San Giorgio, situata nel centro abitato della frazione di Accumoli, ha una forma rettangolare, confinante con la strada comunale. La struttura portante è costituita da setti in muratura in pietrame con malta di scarsa qualità; la struttura del tetto è a capanna ed è sostenuta da travi in legno con orditura spingente.

Dopo gli eventi sismici, questa mostrava danni diffusi, che pregiudicavano notevolmente la capacità strutturale del manufatto. I setti murari, esternamente, presentavano zone interessate da lesioni da cinematismi di ribaltamento. Sul setto longitudinale interno erano visibili lesioni in corrispondenza delle chiavi degli archi che dividono le due navate della chiesa. In corrispondenza di alcune finestre si erano evidenti lesioni diffuse.

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Per quanto detto, l’intervento progettuale è stato rivolto a limitare il crollo delle pareti perimetrali e la caduta dall’alto di parti del campanile. All’uopo si è pensato di realizzare un’opera con presidi di sostegno per la struttura resistente del fabbricato.

L’intervento consiste nel circoscrivere l’involucro edilizio con un ponteggio misto, costituito da ponteggi prefabbricati con rinforzi aggiuntivi realizzati a tubi e giunti, con tirantature con funi in acciaio. Inoltre si è reso necessario intervenire nella stessa maniera sul campanile, circoscrivendolo con un ponteggio misto, le cui estremità esterne accoglieranno un sistema di mantovane (parasassi).

Le pareti interne del corpo di fabbrica sono in parte affrescate e per esigenze di lavoro di messa in sicurezza, sono state protette con dei bendaggi per consentirne, in un momento successivo, il restauro.

Gli operatori del Ministero per i Beni Culturali durante le operazioni di messa in sicurezza degli affreschi

Per quanto riguarda l’interno, gli interventi riguardano gli archi, in particolare la loro puntellatura tramite un sistema a tubi e giunti, l’inserimento di ponteggi prefabbricati in asse con il pilastro compreso tra i due archi, volti a controbilanciare le spinte determinate dall’opera di cerchiatura, e il puntellamento delle finestre e della nicchia.

Prima degli interventi Dopo gli interventi

Foto dello stato post sisma

Foto della messa in sicurezza degli affreschi

Foto della messa in sicurezza